1. VINCENZO DE LUCA HA TORTO. NON E’ VERO CHE LA REGIONE CAMPANIA PUO’ COMPETERE, IN TERMINI DI EFFICIENZA, CON TUTTE LE ALTRE REGIONI ITALIANE

    By Franco Pelella il 23 April 2024
     
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    Da vari anni Vincenzo De Luca sostiene che la Regione Campania è all’avanguardia in Italia in termini di efficienza. L’ha detto anche venerdì scorso a Napoli nel corso della prima giornata di “Repubblica delle idee”. Noi non siamo convinti di ciò. Riteniamo che l’emiro menta sapendo di mentire. Per questo motivo abbiamo cercato su Internet le ultime ricerche che valutano, sulla base di uno studio scientifico dei dati, l’efficienza delle regioni. Ecco quello che è venuto fuori.

    1) RATING QUALITATIVO 2020 DELLE REGIONI SECONDO LA FONDAZIONE ETICA

    La Fondazione Etica, è una fondazione nazionale, indipendente e no-profit, costituitasi a Milano nel 2008. È un centro di ricerca che unisce studio, progettualità e attività pratiche.
    La finalità dell’ analisi “Il rating qualitativo delle regioni” è misurare e comparare la trasparenza, integrità ed efficienza delle Regioni italiane: effettuata nel primo semestre 2020, essa si basa sui dati pubblicati dalle Regioni stesse sui rispettivi siti web in base agli obblighi di pubblicazione stabiliti dalla norme vigenti. Si tratta di dati aggiornati al 2019 o, ad esempio nel caso dei dati di bilancio, al 2018.
    L’obiettivo del Rating Pubblico è diagnosticare lo stato di salute delle PA – e in questo caso specificamente delle Regioni - arrivando a mapparne capacità istituzionale e qualità della spesa pubblica. Il Rating Pubblico fornisce una base conoscitiva oggettiva su cui incardinare una seria “due diligence” delle Pubbliche Amministrazioni da parte dei Governi e, da lì, un’azione di miglioramento del loro rendimento complessivo.
    Per far questo, il Rating Pubblico valuta non le politiche, ma la macchina amministrativa che quelle politiche produce. Analizza, in un’ottica di sostenibilità ESG (Enviromental, Social, Governance), sei aree relative alla capacità amministrativa delle Amministrazioni Pubbliche: Bilancio, Governance, Gestione del personale, Servizi e rapporto con i cittadini, Appalti e rapporto con i fornitori, Ambiente.
    Il quadro che esce dall’analisi comparata delle Regioni sulla base del Rating Pubblico sembra confermare sostanzialmente quello dell’analisi 2018, ma con alcune variazioni significative.
    Tra queste, merita una segnalazione positiva quella riguardante tre Regioni del Sud - Molise, Basilicata e Puglia – che, pur ottenendo anche nel 2020 un Rating Pubblico sotto la sufficienza, dimostrano un trend di miglioramento rispetto al passato: alla luce dei loro dati economici di contesto non era scontato.
    ll Nord e il Centro Italia occupano la parte alta del ranking del Rating Pubblico, mentre il Sud si concentra totalmente nella parte bassa, con cinque Regioni in classe di Rating Weak e tre in Poor. La terzultima, in Rating Poor, è la Campania.

    2) EDIZIONE 2021 DEL PROGETTO “LE PERFORMANCE REGIONALI” DEL C.R.E.A. SANITÀ

    Pubblicata nel 2021 la nona edizione dell’analisi delle ‘Perfomance regionali’. Il ranking è frutto di una metodologia di valutazione multidimensionale e multiprospettica da parte di 124 esperti, che “media” le preferenze di stakeholder del sistema, appartenenti alle categorie Utenti’, ‘Istituzioni’, ‘Professioni sanitarie’, ‘Management aziendale’ e ‘Industria medicale’, su 5 Dimensioni: Sociale (equità), Esiti, Appropriatezza, Innovazione ed Economico-Finanziaria.
    Il ranking è frutto di una metodologia di valutazione multidimensionale e multiprospettiva, che “media” le preferenze di stakeholder del sistema, appartenenti alle categorie Utenti’, ‘Istituzioni’, ‘Professioni sanitarie’, ‘Management aziendale’ e ‘Industria medicale’, su 5 Dimensioni: Sociale (equità), Esiti, Appropriatezza, Innovazione ed Economico-Finanziaria.
    Nel 2021 (IX edizione del progetto) le preferenze sono state elicitate con il contributo di un Panel di esperti/stakeholder composto da 124 componenti.
    I risultati. Le sei Regioni migliori (P.A. di Bolzano, P.A. di Trento, Emilia Romagna, Lombardia, Toscana e Veneto) hanno una Performance valutata tra il 48% ed il 61% del massimo ottenibile: se ne desume che le aspettative del Panel sono che le Performance attuali possano essere ancora significativamente migliorate; le dimensioni più “critiche” risultano essere Innovazione e Appropriatezza. Altre 7 Regioni hanno livelli di Performance abbastanza omogenei, ma inferiori, compresi nel range 41-45% del livello ottimale (Friuli Venezia Giulia, Liguria, Piemonte, Lazio, Umbria, Valle d’Aosta e Marche). Seguono altre 7 Regioni, Sardegna, Basilicata, Sicilia, Puglia, Campania, Abruzzo e Molise dove la Performance si attesta nel range 28-36%. Infine, abbiamo la Calabria che registra un livello di Performance pari al 21%.

    3) VERIFICA 2021 DELL’EROGAZIONE LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA DA PARTE DEL MINISTERO DELLA SALUTE

    Il Comitato permanente per la verifica dell’erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza (Comitato LEA), istituito presso il Ministero della salute, ha il compito di monitorare l’erogazione dei LEA da parte delle Regioni, verificando che si rispettino le condizioni di appropriatezza e di compatibilità con le risorse messe a disposizione per il Servizio Sanitario Nazionale (SSN).
    A tal fine, il Comitato predispone annualmente il c.d. “Questionario LEA”, compilando il quale le Regioni sottoposte a verifica (Regioni a statuto ordinario e Sicilia) devono a fornire le informazioni relative agli adempimenti cui sono tenute ai fini dell’accesso al maggior finanziamento delle risorse destinate al SSN (c.d. “quota premiale”).
    Il Questionario LEA riporta gli adempimenti riferiti agli articoli 1, 3, 4, 10 e all’allegato 1 dell’Intesa 23 marzo 2005, ai quali si aggiungono tutti quelli fissati da Leggi successive, Accordi e Intese in Conferenza Stato-Regioni e altri atti di programmazione sanitaria.
    Il Comitato LEA certifica l’avvenuta adempienza delle Regioni con riferimento agli adempimenti di propria competenza; tale certificazione costituisce il presupposto per la verifica finale degli adempimenti, che viene effettuata dal Tavolo tecnico istituito presso il Ministero dell’economia e delle finanze ai fini dell’accesso alla quota premiale.
    A supporto delle attività di affiancamento, verifica e monitoraggio, nonché per razionalizzare l’invio della documentazione, pervenuta dalle Regioni o prodotta in fase d’istruttoria, è reso disponibile dal Ministero della Salute il sistema di gestione documentale dedicato “Si.Ve.A.S. – Gestione documenti dei Piani di rientro e del Comitato LEA".
    L'ultima verifica adempimenti LEA disponibile si riferisce all’anno 2019. Le Regioni oggetto di verifica sono 16: quelle a statuto ordinario più la Sicilia.
    Sono stati certificati 42 adempimenti, di cui alcuni articolati in più sezioni, per un totale di 98 valutazioni, che sottendono alle aree tematiche inerenti il Sistema Sanitario Regionale. Le attività di verifica, avviate ad ottobre 2020, si sono concluse positivamente per le Regioni Basilicata, Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Toscana, Umbria, Veneto e, da ultimo, per il Lazio in occasione della verifica del Piano di rientro tenutasi il 21 aprile 2022. In alcuni casi, l’adempienza è assegnata chiedendo alla Regione l’assolvimento di uno specifico impegno, il cui superamento viene accertato in occasione della verifica dell’annualità successiva.
    Per le Regioni Abruzzo, Calabria, Campania, Molise e Sicilia, che presentano ancora criticità negli adempimenti 2019, la verifica prosegue nell’ambito delle riunioni di monitoraggio dei Piani di rientro effettuate trimestralmente.
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