1. DE LUCA ATTACCA ZELENSKY MA DOPO L’ANNESSIONE DELLE REPUBBLICHE AUTOPROCLAMATE DA PARTE DELLA RUSSIA EGLI NON SI POTEVA COMPORTARE DIVERSAMENTE

    By Franco Pelella il 8 Oct. 2022
     
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    Vincenzo De Luca durante la sua diretta Facebook di ieri ha attaccato il presidente dell’Ucraina Zelensky sostenendo che egli non può dire “non si dialoga con nessuno” e che chi non vuole dialogare con nessuno dovrà assumersi la responsabilità di risolvere i suoi problemi nazionali da solo. Secondo De Luca chi sta resistendo con le armi, con i soldi, con il prezzo economico ed energetico pagato dai Paesi occidentali non può dire “decido io”, decidiamo insieme se e quando promuovere un’iniziativa di dialogo e di pace. Probabilmente De Luca si riferisce alla decisione di Zelensky di ratificare per decreto la decisione del Consiglio di Sicurezza e Difesa ucraino sulla “impossibilità di intrattenere negoziati col presidente della Federazione Russa Putin”. Ma la decisione di Zelensky c’è stata alcuni giorni dopo che Putin ha, unilateralmente, siglato i trattati di adesione alla Federazione russa delle autoproclamate Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk e delle regioni di Kherson (Est Ucraina) e Zaporizhzhia (Sud Ucraina). Mi sembra ovvio che decidendo di ratificare la decisione del Consiglio di Sicurezza e Difesa ucraino Zelensky abbia pensato di sottoscrivere un decreto che era ampiamente condiviso dai Paesi occidentali. Subito dopo che la Russia aveva compiuto un atto gravissimo l’Ucraina non poteva far capire che era ancora disponibile al dialogo e i Paesi occidentali non potevano realisticamente dire che la pensavano diversamente. Diverso è il discorso se la sempre più insistente minaccia russa di questi ultimi giorni di ricorrere all’arma nucleare allarma tutti e rende necessario l’attivazione di una mobilitazione per tentare di arrivare a trattative di pace.
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