1. Nel referendum del 2016 il problema era il modo con il quale si intendeva restituire competenze allo Stato centrale

    By Franco Pelella il 15 Nov. 2020
     
    0 Comments   8 Views
    .
    Corrado Augias ha scritto nella sua rubrica su La Repubblica del 14/11/2020 che il referendum fallito del 2016 prevedeva di restituire competenze allo Stato. Ma il problema è il modo con il quale si intendeva restituire queste competenze (oltre al chiaro intento di Matteo Renzi di rafforzare eccessivamente il suo potere) . La trasformazione del Senato in luogo di rappresentanza delle autonomie territoriali – e particolarmente di quelle regionali – era da tempo tra i desideri e le speranze di molti ma fu deciso di realizzare una strana creatura, nella quale la rappresentanza regionale, quella comunale, quella presidenziale (dei senatori per sette anni) e quella politica del cittadino-elettore per il tramite delle elezioni regionali, sarebbero state confusamente mescolate. Sul nuovo Senato fu rilevata una contraddizione tra le finalità della riforma e le loro traduzioni normative: se, infatti, la riforma mirava a trasformarlo in una camera espressione delle autonomie territoriali il mantenimento di previsioni come il divieto di mandato imperativo, senza quindi espliciti vincoli di rappresentanza del proprio territorio, e le modalità di elezione dei suoi componenti facevano comunque pensare a una camera di natura politica. A proposito della composizione è stata anche criticata la scelta di mantenere una quota di senatori di nomina presidenziale, figure che avrebbero avuto più senso se spostate nella Camera dei deputati, sia per la sua natura politica sia per la qualità rappresentativa dell'intera Nazione. Anche la conseguente speditezza del nuovo iter legislativo che doveva derivare dalla nuova configurazione parlamentare è stata messa in dubbio per la varietà di procedimenti possibili (fino a una decina, a seconda di chi ne promuove l'iniziativa, di quali camere coinvolga, dei tempi a cui è assoggettato, ecc.) e i relativi potenziali conflitti di competenza tra le due camere, le cui risoluzioni erano affidate solo a intese tra i presidenti delle stesse camere, strumento da alcuni ritenuto molto debole.
      Share  
     
    .