1. Consentendo solo le domande on line si rischia di non dare i buoni spesa a chi ne ha più bisogno

    By Franco Pelella il 10 April 2020
     
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    Ho visto in televisione che i Comuni di Milano, Roma e Napoli hanno previsto di far fare ai cittadini una domanda on line (sul sito del Comune) per ottenere i buoni spesa finanziati dal governo per contrastare la crisi economica provocata dal coronavirus. Mi sembra un’idea sbagliata. In questo modo si escludono i tanti cittadini che non hanno dimestichezza con i computer (gli anziani soli, i poveri, i senzatetto, gli stranieri, ecc. ecc). Utilizzando solo questa modalità di richiesta i buoni non saranno dati a parte di coloro che hanno maggiormente bisogno. E’ lo stesso discorso che è stato fatto a proposito della didattica on line, che esclude i tanti studenti che non hanno i tablet e i computer necessari per seguire le lezioni da casa. Ed è lo stesso errore che ha fatto la Regione Campania quando ha attivato la procedura on line per la richiesta del contributo fitti relativo all’anno 2019. Consentendo solo questa modalità di richiesta i tanti che non hanno dimestichezza con questa procedura hanno difficoltà enormi a fare la domanda. In passato, quando le domande si potevano fare presso i Comuni di residenza era tutto molto più facile.
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