1. Il candidato a Sindaco di Pagani non deve essere per forza un uomo nuovo - IL DIBATTITO

    By Franco Pelella il 4 Nov. 2011
     
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    Caro Alfonso Ragosa,
    se a chi ha scritto una lettera con la quale ha voluto esprimere con pacatezza, e senza offendere nessuno, le proprie idee a proposito del candidato a Sindaco della sinistra alle prossime elezioni amministrative segue una serie di commenti pieni di volgarità e senza alcun riferimento al merito della lettera vuol dire che qualcosa non funziona nel tuo blog. La mia proposta è quella di eliminare i commenti ai prossimi articoli, comunicati o lettere che pubblichi.

    Franco Pelella - 4/11/2011 - Lettera al blog giornaledipaganinews.splinder.com


    Caro Franco,

    mi meraviglio che Tu ti meravigli, il paese è questo, i paganesi sono così, riflettono nella media l' ipocrisia, il familismo, l' invidia, la sciatteria, tutti disvalori diventati linee guida dei nostri amministratori locali.
    I paganesi si innammorano dei mediocri ed odiono chi lavora col cervello. Tifano per i delinquenti ed ostacolano chi lotta per la legalità. Avevo 20 anni , mi ricordo piazza Sant' Alfonso piena di gente ai funerali di Marcello Torre, ma era stra-strapiena ai funerali di Cartuccia!
    Quindi, caro Franco, perchè ti senti deluso?
    Io invece mi meraviglio che tu, come tanti altri certamente in buona fede e di sinistra, ancora non vi siate resi conto di chi specie di miracolo si è attuato dal 1 dicembre 1994 al 26 maggio del 2002, quando a Pagani un gruppo di persone è riuscita a governare senza rubare, senza arricchirsi, senza volersi creare un futuro sfruttando la politica, facendo cose concrete senza illudere i paganesi.
    E lo ha fatto vivendo a Pagani, in mezzo ai paganesi, sforzandosi di dimostrare col proprio esempio che anche Pagani un giorno sarebbe diventata "una città normale".
    Ed invece, caro Franco, dopo 10 anni di sfrenato familismo e di consumo banditesco del territorio, a Pagani non si sopportano i giovani di Per Partito Preso e li si critica non nel merito di quanto scrivono e fanno ma perchè sono nipoti, figli, cugini di....
    Ebbene, sia chiaro a tutti, questi giovani sono figli, nipoti e cugini di paganesi che mai ci hanno fatto vergognare di essere nati e di continuare a vivere in questa cittadina, a differenza di quelli che inveiscono contro di loro!!!
    Quidi, caro Franco, continua a scrivere post, post che saranno commentati benevolmente a volte, con astìo altre volte.
    Franco, io, i giovani di PPP, Riccardo Falcone, Donato, Petti, Mimì il maoista, a differenza di quelli che rimangono nascosti, ci mettiamo la faccia. E continueremo a farlo, alla faccia di chi ci vuole male...

    Ora, dopo aver dedicato post e commenti sulla persona del candidato occorrerà concentrarci sulle cose da fare. Se, come sembra, D' Onofrio la spunterà come candidato del PDL ( nonostante le inchieste in corso) già sappiamo che la battaglia elettorale sarà sul tema urbanistico. Non potendo promettere posti di lavoro prometteranno licenze edilizie in quantità industriale.
    Il partito di D' Onofrio è quello del cemento, ora sempre e comunque.
    Concentriamoci sul programma.
    I paganesi che vorranno una Pagani senza servizi , senza verde, inquinata, senza spazi pubblici fruibili, invasa dai cittadini dell' hinterland napoletano, convinti che la cementificazione del territorio sia l' unico sviluppo economico possibile, già sappiamo voteranno per D' Onofrio; quelli che sperano di vivere di pensione sociale voteranno per Bottone, quelli che vogliano la pensione di invalidità voteranno per il sindaco sponsorizzato da Natalino Ferrante. E' evidente che che nella prossima campagna elettorale i vari Bottone, D' Onofrio, Petrelli etc, avranno il programma della Pagani del secolo scorso, ma noi, a prescindere dal nostro colore politico, ideologia, antipatie o simpatie personali , invece cosa vogliamo???
    Se prometteranno cemento ed assistenzialismo noi dovremmo promettere verde pubblico, servizi, green economia, democrazia partecipata, trasparenza, pulizia morale, pari opportunità, meritocrazia.
    Se ci diranno di voler fare A noi dobbiamo proporre di fare esattamente il contrario, non promettere di fare "quasi A" ma passare direttamente alla Z!!!!!.
    Alternativi in tutto, ad iniziare dal nostro modo di essere e pensare.
    Si aspettano proposte e risposte.
    Grazie
    algera (Alfonso Ragosa) - 4/11/2011
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