1. A PROPOSITO DEL CONFLITTO RUSSO-UCRAINO ALCUNI ESPONENTI DELLA SINISTRA METTONO TROPPO L’ACCENTO SUL CONCETTO DI “PACE” E TROPPO POCO SUL CONCETTO DI “GUERRA GIUSTA”

    By Franco Pelella il 26 Mar. 2024
     
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    Da parecchi mesi alcuni esponenti politici e intellettuali di sinistra (ad esempio Michele Santoro e Massimo Cacciari) rimproverano l’Occidente (Stati Uniti e Unione europea) di non fare abbastanza per far finire la guerra in Ucraina e, di conseguenza, di non lavorare per la pace. Essi sostengono che va trovata assolutamente una soluzione lasciando intendere che l’Ucraina dovrebbe rinunciare ad alcuni suoi territori per evitare che la Russia continui la guerra e che il conflitto rischi di allargarsi fino ad una distruttiva guerra mondiale di tipo nucleare. Ma sostengono anche che il concetto di “guerra giusta” (cioè la difesa attiva dell’aggredito nei confronti dell’aggressore) è stato superato dal rischio di un conflitto nucleare innescato da questo tipo di autodifesa. Hanno ragione coloro che ragionano in questo modo? Io credo di no. Dando un valore assoluto al concetto di “pace” essi danno molto meno valore del dovuto al concetto di “guerra giusta”. Insistendo solo sulla pace essi in pratica fanno il gioco degli aggressori perché fanno intuire che ogni altro aspetto dei conflitti internazionali va messo in secondo piano e che quindi in certi casi le aggressioni possono essere giustificate. Quando essi parlano del rischio di un conflitto mondiale di tipo nucleare sollevano un problema reale ma sbagliano nel sostenere che i Paesi occidentali non tengono nel dovuto conto questo rischio. Cosa stanno facendo i Paesi occidentali che inviano in Ucraina solo armi e non soldati? Stanno cercando di opporsi all’aggressore russo evitando azioni eclatanti che potrebbero far scoppiare un conflitto globale. Ma secondo me questi politici e intellettuali sbagliano anche su altri aspetti del conflitto russo-ucraino in corso. Visto che all’Ucraina non viene fornito tutto il sostegno di cui avrebbe bisogno per opporsi decisamente all’aggressione russa sono posizioni assurde quelle di coloro che sono contrari all’invio di armi in quel Paese; in questo modo essi implicitamente fanno capire che l’Ucraina va lasciata al suo destino. Ma sbagliano anche quando sono contrari ad un aumento delle spese per la difesa da parte dei Paesi europei; in questo modo essi sottovalutano il rischio di un’aggressione russa che è invece molto reale e che ha più probabilità di essere evitata assumendo un atteggiamento deciso e non sottomesso. Qual è la conclusione del discorso? Che è giusto che continui la guerra con il rischio costante di un allargamento del conflitto a livello mondiale? No. E’ opportuno che gli sforzi diplomatici proseguano e si intensifichino. Ma a me (a molti altri no) sembra evidente che per i governi occidentali è decisivo l’atteggiamento degli ucraini; fino a quando essi riterranno opportuno difendere tutto il loro territorio verranno sostenuti attivamente. La situazione cambierebbe molto nel momento in cui essi dovessero far capire che sono disposti a fare delle rinunce significative, tali da portare alla sospensione o alla fine del conflitto.
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